Dr. Massimo Spattini

“Siamo come nasciamo, diventiamo come mangiamo, come ci muoviamo, come respiriamo, come pensiamo”. Dr. Massimo Spattini

Il Dr. Massimo Spattini è il fondatore e ideatore del metodo DietaCOM®

dottor spattini

“Siamo come nasciamo, diventiamo come mangiamo, come ci muoviamo, come respiriamo, come pensiamo” 

Dr. Massimo Spattini

Il Dr. Massimo Spattini è il fondatore e ideatore del metodo DietaCOM®.

Massimo Spattini, parmigiano d’origine diventa famoso dapprima nel panorama internazionale come atleta di Body Building dove nel corso degli anni ’80 conquista svariati podi fino a distinguersi come Campione Italiano di Body Building.

Nel mentre della sua carriera agonistica continua gli studi in medicina conseguendo nel 1985 la Laurea in Medicina e Chirurgia con successive specializzazioni in Medicina dello Sport, Scienze dell’Alimentazione e Dietetica.

Oggi è Vicepresidente AMIA (Associazione Medici Italiani Antiaging), Professore a.c. in medicina funzionale e docente al Master di II livello in dietologia e nutrizione presso l’Università LUMSA di Roma, è altresì docente al Master di II livello “medicina integrata: nutrizione clinica, fitoterapia, nutraceutica e stili di vita nella prevenzione e nella cura delle malattie croniche”.

Si avvale di certificazioni internazionali quali A4M (American Academy of Anti-Aging&Regenerative Medicine, USA) e AFMCP (Applying Functional Medicine in Clinical Practice, IMF USA).

Nel corso della sua carriera medica e sportiva sviluppa numerose conoscenze soprattutto nell’ambito della medicina sportiva; collabora e diventa autore di numerose pubblicazioni scientifiche grazie alle quali sancisce il Metodo COM racchiuso nel libro “La DietaCOM® e il Dimagrimento localizzato” (2012, Ed. Tecniche Nuove), prima opera di una serie di libri. Scopri i LIBRI

Il Dr. Spattini spiega come nasce DietaCOM®

“Il mio interesse per la Scienza dell’Alimentazione nacque insieme al mio interesse per la performance atletica e fisica.

Ho iniziato ad allenarmi all’età di 17 anni con i pesi, con l’intenzione di modificare il mio aspetto corporeo.

All’epoca le informazioni che riguardavano l’alimentazione legata alla performance atletica erano molto limitate quindi, dopo la maturità classica decisi di iscrivermi a Medicina e Chirurgia perché era il percorso migliore per acquisire queste informazioni.

Continuai ad allenarmi e a studiare, mi laureai in Medicina e Chirurgia nel 1985 e, nel 1986, vinsi i Campionati Italiani di body building. La Specializzazione in Medicina dello Sport e quella in Scienza dell’Alimentazione sono state un naturale completamento di questo percorso.  Credo di essere stato uno dei primi in Italia a concepire e realizzare una totale integrazione tra attività fisica e corretta alimentazione che è il cavallo di battaglia dell’attuale moderna medicina preventiva.

Negli anni ‘80, però, non era così, erano due mondi separati che raramente si incontravano.

Eppure già nel 400 A. C. un “certo” Ippocrate aveva detto che se trovassimo la giusta quantità e qualità di cibo e la giusta quantità e tipo di esercizio fisico per ognuno di noi, avremmo trovato la maniera di stare in salute, ma io, di Ippocrate allora conoscevo solo il giuramento che noi medici prestiamo prima di iniziare la professione e ne ignoravo invece la dottrina filosofico-scientifica che non era e non è, purtroppo, nemmeno ora materia di studi. A Ippocrate per primo dobbiamo il concetto di “unicità dell’individuo” ripreso poi nel 1956 da Roger Williams con il concetto di “individualità biochimica” e confermato, in maniera scientifica di recente, dalla Nutrigenomica e dalla Nutrigenetica.

Così come nei miei studi di Medicina Tradizionale Cinese ritrovo classificazioni basate sui prototipi costituzionali secondo la prevalenza di uno dei cinque elementi (terra, fuoco, legno, acqua e metallo) e anche nella la Medicina Tradizionale Indiana Ayurvedica che suddivide i biotipi secondo il principio dei tre dosha Vata, Pitta e Kapha e della loro prevalenza all’interno di un biotipo. Se analizziamo questa classificazione notiamo numerose analogie anche nelle diete dei gruppi sanguigni che suddivide gli individui secondo, appunto, il gruppo sanguigno: 0 – A – B – AB, o ancora quella che considera la tipologia del metabolismo ossidativo.

In tanti anni di sperimentazione su me stesso, e avendo seguito migliaia di atleti il cui obiettivo era raggiungere la massima condizione fisica possibile con la minor percentuale di grasso sottocutaneo, mi sono reso conto che esistono delle caratteristiche biochimiche e metaboliche individuali che necessitano di approcci diversi.

È un’esigenza di tutti gli atleti avere una buona percentuale di grasso corporeo e mantenere o aumentare la muscolatura necessaria per la performance atletica.

Nel corso di più di 30 anni di esperienza e studi, rendendomi conto delle diversità morfologiche e metabolico-chimiche dei vari atleti che avevo in cura, mi sono trovato a dover praticare protocolli di allenamento e diete diversificati per poter ottenere il massimo del risultato in termini di miglioramento di tono, della massa muscolare e di dimagrimento generale e localizzato.

D’altronde, che gli individui metabolizzino i cibi in maniera differente è una cosa all’evidenza di tutti i giorni. Chi non conosce qualcuno che sembra poter mangiare qualsiasi cosa senza ingrassare, e viceversa altri che non possono permettersi il minimo sgarro alla dieta perché aumentano subito?  Inoltre, alcune persone hanno bisogno di più carboidrati, altre di più proteine, altre di più grassi, c’è chi sente l’esigenza di bere molto chi quasi non beve affatto. Senza avere specifiche allergie o intolleranze alcune persone reagiscono negativamente all’assunzione di determinati cibi che invece altre tollerano senza problemi.

Questa quotidianità testimonia l’importante verità che non esiste una dieta ideale per tutti ma che esiste una individualità biochimica che richiede un’alimentazione specifica a seconda dei biotipi.

La mia esigenza si rivolgeva sempre più verso qualcosa che potesse, già a prima visita, dare delle indicazioni su quale orientamento nutrizionale adottare.

Essendo io uno specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’Alimentazione, fondamentalmente, lavoravo da più di 25 anni ad impostare diete per migliorare le prestazioni sia di carattere atletico che estetico. Mi sono più spesso trovato ad affrontare problematiche da accumulo di grasso prevalentemente localizzato, che atleti o persone dedite al fitness desideravano diminuire.

Ebbene in tutti questi anni ho potuto stabilire che in realtà la distribuzione del grasso differiva da persona a persona in relazione a sesso, età, comportamenti alimentari, sport praticato, livelli ormonali e mi sono sempre posto il problema se una dieta specifica ed un altrettanto specifico allenamento potessero influenzare la perdita di grasso privilegiando le zone più colpite dall’accumulo.

Così dopo più di 30 anni di studi e sperimentazioni, esperienze atletiche e approfondimenti in primis su me stesso, ho sviluppato il MetodoCOM ovvero la CronOrMorfodieta meglio conosciuta come DietaCOM®.

COM è l’acronimo di C= Cronobiologia, O=Ormoni, M=Morfologia.

La DietaCOM® suddivide gli individui in 4 principali morfotipi, influenzati dalle prevalenze e carenze ormonali:

  1. IPERLIPOGENETICO – con squilibrio dell’asse ipofisi-surrene e conseguente squilibrio insulinico
  2. IPOLIPOLITICO – con squilibrio dell’asse ipofisi-gonadi e conseguente squilibrio tiroideo
  3. IPERMISTO – con squilibrio del metabolismo tiroideo e conseguente squilibrio insulinico
  4. IPOMISTO – con deficit ipofisario generalizzato

DietaCOM® non è una dieta “per mettersi in forma per l’estate” né una “dieta del momento” in quanto è un approccio di valutazione diagnostica ad intento multidisciplinare che tiene conto soprattutto della tipicità dell’individuo e, pertanto, deve portare ad uno stile di vita da mantenere nel tempo per contrastare quella predisposizione negativa causata dalla genetica, da fattori ambientali, da influenze ormonali e dallo stress.

La DietaCOM®  diventerà parte di te, della tua vita.

In generale DietaCOM® nella fase dimagrante deve essere più rigida mentre nella fase di mantenimento può essere più elastica. I suoi concetti possono essere utilizzati anche nella ricerca della massima ipertrofia e prestazione atletica.

DietaCOM® è così il risultato, sempre in evoluzione, di anni di lavoro, studio, sperimentazioni, approfondimenti e conoscenze. Tutto questo è stato possibile grazie anche al lavoro e al supporto di mia moglie Cinzia, che mi accompagna giorno dopo giorno nella vita sempre al mio fianco e io accanto a lei. L’amore, la stima e l’impegno costante sono il motore della vita e questo noi ce lo ricordiamo ogni giorno a vicenda”.