DOMANDA
Gentile Dottor Spattini, sono un soggetto IPERLIPOGENETICO, vorrei avere qualche indicazione su come impostare la COLAZIONE. Io partirei dal presupposto che al mattino presto sia necessario fornire all’organismo gli aminoacidi indispensabili per “riempire” i muscoli svuotati dal digiuno notturno perciò assumerei un frullato proteico ma, siccome le proteine stimolano l’insulina (quelle del siero sono molto insulinogeniche), il cortisolo si innalzerebbe essendo collegato ai livelli di insulina e alla particolare sensibilità insulinica mattutina (tra l’altro con recettori glut 4 poco attivi).
Ho letto che per il soggetto iperlipogenetico Lei consiglia una colazione a base di carboidrati in quanto le proteine aumentano il cortisolo “esponenzialmente” (dose dipendente).
Alcuni autori affermano che per abbassare i livelli di cortisolo sia consigliato saltare la colazione ed attendere che la naturale produzione di cortisolo sciami. Vorrei una delucidazione!
RISPOSTA
Le proteine del siero, stimolando l’insulina, contrastano l’attività del cortisolo.
Bisogna stabilire se si vuole privilegiare l’effetto anticatabolico o l’effetto lipolipolitico.
In realtà è tutta una questione di equilibri: se un individuo è ipercortisolemico avrà già dei livelli di glicemia alta al mattino per cui un’ abbondante assunzione di carboidrati non farà altro che alzare ulteriormente la glicemia stimolando l’insulina e promuovendo la lipogenesi (fermo restando che successivamente abbasserà il cortisolo).
Le linee guida per l’iperlipogenetico quindi sono:
•assumere un moderato quantitativo di CARBOIDRATI A BASSO INDICE GLICEMICO
•assumere una buona quantità di PROTEINE per contrastare il catabolismo indotto dal cortisolo ed evitare un ulteriore picco glicemico.
Saltare la colazione, anche se questi soggetti riescono a farlo tranquillamente essendo già iperglicemici al mattino, non è buona norma perché in questa maniera prevale il catabolismo.