Il cortisolo è un ormone surrenale che impatta quasi tutti i sistemi del corpo. I livelli di cortisolo oscillano durante il giorno, normalmente raggiungono il picco nelle ore del mattino per poi precipitare di notte. Ma questo in situazioni di normalità.
Infatti, negli studi, le deviazioni da questo modello sono associate a segni e sintomi di disfunzione surrenale.
Uno di questi modelli disfunzionali è una curva piatta del cortisolo in cui la quantità di ormone secreto (alto o basso) si sposta molto poco durante il giorno.
Sia nelle popolazioni sane che in quelle con patologia, una curva di cortisolo appiattita è stata solidamente associata a una durata di vita più breve e a indicatori di salute (fisica e mentale) negativi.
I risultati di uno di questi studi hanno indicato che una curva di cortisolo appiattita ha previsto statisticamente uno scarso tempo di sopravvivenza in pazienti con cancro al seno metastatico.
Anche il numero e l’attività delle cellule natural killer sono diminuiti.
Nei pazienti studiati, il 70% aveva curve di cortisolo appiattite, presumibilmente a causa dello stress fisico ed emotivo sia della diagnosi che del trattamento.
L’appiattimento della curva del cortisolo ha anche dimostrato di prevedere la morte precoce per cancro ai polmoni ed è stato associato a bassi conteggi di linfociti a cellule T.
Curve di cortisolo appiattite sono inoltre correlate a mortalità per tutte le cause, comprese le morti cardiovascolari, ma disregolazione dell’asse HPA è indicatore anche di maggior prevalenza di sviluppare sia diabete che depressione.
Il cortisolo basso non ti permette di affrontare la vita con la necessaria spinta ed energia e quando è in eccesso è dannoso, tra gli altri organi, anche per il cervello.
D’altra parte il cortisolo è un ormone fondamentale per l’organismo, senza gli altri ormoni si può vivere (male, ma si sopravvive), senza cortisolo no.
Si può quindi intervenire in caso di cortisolo basso? Certo che sì, e la Medicina Funzionale propone il cortisone bioidentico come terapia di supporto in caso di esaurimento surrenalico.
Ma non bisognerebbe arrivare ad avere ormai troppo poco cortisolo, dato che, a lungo andare, il cortisone esogeno può causare aumento di appetito, ritenzione idrica, sbilanciamento nella produzione di DHEA (altro ormone surrenalico), insonnia, calo del testosterone, ecc.
La vera domanda allora dovrebbe essere questa: prima di arrivare ad esaurire le ghiandole surrenali per eccessivo stress (arrivando poi a non produrre sufficiente ormone), posso intervenire con metodologie non farmacologiche?
In caso di cortisolo alto, anche qui la Medicina Funzionale applicata allo stile di vita propugnato dalla DietaCOM, propone azioni significative su come gestire le emozioni, magari avvalendosi di tecniche di respirazione diaframmatica, specifici approcci psico-comportamentali, attività fisica ben strutturata ed equilibrata a seconda delle capacità soggettive della persona, alimentazione idonea per il morfotipo iperlipogenetico, (con livelli di cortisolo tendenzialmente alti, con propensione ad accumulare grasso addominale, che è un tessuto che produce ormoni, macrofagi e citochine infiammatorie) e integratori specifici atti a modulare la produzione di cortisolo e le oscillazioni glicemiche durante la giornata, a ripristinare l’efficienza e l’energia mitocondriale, quindi attingendo ad erbe dall’azione adattogena, minerali e molecole dalla comprovata efficacia come, per esempio, la fosfatidilserina, la Rhodiola Rosea, l’acido alfa lipoico, il cromo, la teanina, il coenzima Q10.
Saper ascoltare il proprio corpo, e rivolgersi ad esperti che sanno interpretarne i segni e le manifestazioni, secondo la metodologia Dieta COM, può metterci nelle condizioni di ripristinare una vita sana, con energia, vivendo le emozioni attribuendo loro il corretto peso e con le appropriate armi per difenderci dagli attacchi stressogeni tossici della vita odierna.
Per approfondire questi argomenti, iscriviti al Corso di Alta Formazione “Cronomorfodieta” del Consorzio Universitario Humanitas
Fonte: ifm.org