DOMANDA
Mi chiamo Lucia, mi sono decisa a scriverle dopo aver atteso per un po’ perché cercavo di arrangiarmi da sola nel tentare di perdere qualche chilo in più, che ho soprattutto nella parte bassa del corpo.
Ho la classica conformazione della donna mediterranea (e le mie origini meridionali non mi aiutano di sicuro).
Premetto che sono un’istruttrice di pilates, TRX e sala pesi.
I corsi come istruttrice non sono pesanti ma mi alleno anche per conto mio circa 3 volte a settimana per 2 ore ogni volta.
Il mio problema è che, pur concentrando l’allenamento anche nella zona bassa, non riesco a fare sparire quel grasso localizzato, che mi dà anche un disagio psicologico visto il ruolo che rivesto (dovrei essere di esempio per le altre) e anche perché nella parte superiore sono magra ed è quasi come se fossi composta da parti di due persone diverse visto la notevole differenza del sopra rispetto al sotto.
Un problema abbastanza rilevante, e per me fastidioso, è anche la stitichezza.

Questa la mia alimentazione
Colazione: con latte e cereali.
Pranzo: con un’insalatona veloce e una fettina di pane.
Cena: un primo piatto con olio e un secondo veloce (tipo formaggio o affettato).
Potete aiutarmi?

RISPOSTA
Cara Lucia, da una prima lettura della tua domanda appare evidente che la tua conformazione fisica sia la classica ginoide (o a pera), quella tipica appunto della donna mediterranea.
È tuttavia doveroso entrare maggiormente nello specifico (e se vorrai approfondire l’argomento puoi leggere il libro “La Dieta COM e il dimagrimento localizzato”) valutando la tua morfologia secondo i criteri della conformazione “ipolipolitica” nella quale si riscontra il tipico accumulo di grasso nella parte inferiore del corpo, nonché la difficoltà nel perdere “grasso pur essendo a dieta” che tu stessa descrivi.
Il morfotipo ipolipolitico è infatti associato a problemi di tipo circolatorio, a disturbi dell’asse Ipotalamo–Ipofisi–Surrenali–Tiroide–Gonadi e dei sistemi di disintossicazione e spesso presenta intolleranze alimentari e/o predisposizione ad averle (non hai indicato se, quando assumi latticini, farinacei o lieviti avverti un certo fastidio intestinale e magari gonfiore, oppure qualche volta mal di testa o ritenzione maggiore, tutti sintomi riconducibili a probabile intolleranza alimentare).
Sicuramente, nel tuo caso, dovrai lavorare molto sulla disintossicazione e depurazione per cercare di ripulire il tuo organismo da tossine che si possono essere accumulate nel tempo.
La colazione fatta col latte bovino non è la più indicata, anche perché ha un elevato tenore di sostante estrogeniche che, nel tuo morfotipo, peggiorano la situazione.
Il latte, inoltre, è di per sé un alimento altamente intollerato.
La colazione deve essere ricca di carboidrati a basso indice glicemico e con una buona azione antiossidante e depurante, come ad esempio i frutti rossi o l’avena in fiocchi al naturale che apporta il beta glucano e buone quantità di fibre (che danno anche un valido aiuto contro la stitichezza).
L’apporto proteico dovrebbe rimanere intorno al 10%-15% circa così come quello dei grassi che devono essere monoinsaturi e polinsaturi (noci, mandorle, nocciole, pistacchi).
Nel pranzo e nella cena dovrebbero essere presenti composti tiolici che si ritrovano nell’aglio, cipolle, verdure crocifere, flavonoidi, silimarina e antocianidine per il loro spiccato effetto antiossidante e depurante (in particolare modo, la silimarina è ottima anche come disintossicante epatico).
Il pranzo dovrà essere ricco in carboidrati (60-70%) sempre a basso-medio indice glicemico (cereali integrali come amaranto, quinoa, grano saraceno, miglio, riso integrale, che sono anche poveri o senza glutine).
Le proteine copriranno circa il 20-30% e dovranno derivare da fonti magre quali legumi, carne, pesce non da allevamento. Le restanti calorie derivanti dai grassi, verranno occupate dall’olio extra vergine di oliva.
Per quanto riguarda la cena, dovrà essere più ricca in proteine e più povera in grassi e carboidrati, questo per facilitare il dimagrimento mantenendo la glicemia serale a livelli bassi e favorendo così la produzione del GH durante la notte che è un ormone che facilita lo smaltimento del grasso.
Da quello che scrivi i formaggi e i latticini sono uno dei tuoi piatti principali nella cena, in realtà dovrebbero essere quasi eliminati dalla tua alimentazione a causa del loro carico “tossinico”.
Durante la giornata i carboidrati vengono mantenuti a livelli medio-alti in quanto una loro carenza potrebbe influenzare negativamente la conversione dell’ormone tiroideo t4 inattivo in quello t3 attivo (che avviene principalmente nel fegato) e questa situazione è da evitare nell’ipolipolitico che già possiede una scarsa “attivazione” del metabolismo della tiroide.
Come vedi Lucia, l’impostazione alimentare a cui dovresti attenerti è quasi contraria rispetto a quella che segui attualmente.
Per quanto riguarda l’attività fisica il concentrarti eccessivamente sulla parte bassa potrebbe portare a un sovraccarico di produzione di acido lattico che dato il presupposto problema circolatorio potrebbe in realtà favorire la cellulite.
Ti consiglio quindi, si, di allenare con maggior frequenza quella zona, ma con tecniche come il PHA (Periferical Heart Action) che favoriscono la circolazione e limitano il ristagno di acido lattico nelle zone incriminate.
Probabilmente è per tutti questi motivi che i risultati che ottieni non riescono ad essere quelli sperati nonostante la molta attività fisica.

Possono darti un valido aiuto:

  • sostanze antiossidanti e depuranti, come le vitamine del gruppo B, le vitamine C e E, il cardo mariano, il carciofo, l’acetilcisteina;
  • sostanze antiestrogeniche come il melograno e l’agnocasto;
  • sostanze per migliorare la circolazione come l’ippocastano, il rusco, l’orthosiphon e la centella;
  • minerali come magnesio e potassio oltre che citrati e carbonati che contrastano l’acidosi.